Dopo la Tempesta, arriva sempre il Sole.

Vi siete mai sentiti diversi? Persi? Smarriti? La pecora nera del gregge? Beh, io mi sentivo così.

Non è stato facile. Affatto.

Ci sono stati giorni meravigliosi, quelli che ti fanno credere di vivere in un sogno. Momenti in cui la felicità ti travolge con una tale forza che non vuoi più svegliarti.

E poi ci sono stati i giorni “aggittoriu” (termine cagliaritano che in maniera riduttiva significa Aiuto): quelli pesanti, ruvidi, in cui ti senti svuotata. Quelli in cui dici: Perchè a me? Ancora?. Quelli in cui credi di non farcela.

Invece, poi, scopri che ce la fai sempre!

Non ho mai smesso di credere che la mia vita sarebbe cambiata. Migliorata.

Anche quando mi sentivo sull’orlo di un dirupo, anche nei giorni grigio scuro (come li chiamo io), dentro di me c’era quella vocina che diceva: “mantieni la percezione positiva, dietro le nuvole c’è sempre il sole.”

La “famosa” provvidenza. Io ci ho sempre creduto.

Come dopo la pioggia arriva l’arcobaleno a colorare il cielo, così la mia anima ha sempre cercato luce, anche quando tutto sembrava avvolto dalla tempesta.

 

Unire i puntini

Col senno di poi, oggi posso dire che è proprio in quei giorni che ho imparato a riconoscere le mie potenzialità e credere in me stessa, a non farmi agganciare dalla paura, a non rincorrere risposte esterne o cercare il “guru” di turno.

Ho imparato, con fatica ma con amore, ad ascoltare la mia voce. A riscoprire quella scintilla divina dentro di me e a rendermi conto che IO sono il mio GURU.

Ad un certo punto, ho semplicemente deciso: se la felicità non arriva da sola, allora me la vado a prendere io! Perché sì, ho capito che la felicità è una scelta. È uno stato dell’essere. È smettere di aspettare che qualcosa o qualcuno ti salvi, e cominciare a vivere.

Ora casa, per me, non è un luogo fisico. Casa è quel momento in cui smetti di fuggire. Oggi la mia casa è dentro di me.

Come scrive Naguib Mahfouz: “La tua casa non è dove sei nato. Casa è dove cessano tutti i tuoi tentativi di fuga.”. Credere nel karma è stata la mia salvezza.

Credere che ogni esperienza della nostra vita non sia mai casuale. Credere che, come anime, scegliamo tutto. Anche i nostri genitori. Ripercorrendo la mia vita, vedo che proprio quel sentirmi diversa è stata la mia più grande forza.

Ciò che all’inizio sembrava una condanna, è diventato il mio super potere. Non vivo più nel passato. Lo ringrazio. Lo guardo con ammirazione e gratitudine.

Non vivo più nemmeno nel futuro. So che accadrà solo ciò che sarà meglio per me. Oggi vivo il presente. Lo respiro, lo onoro e ringrazio ogni singolo giorno per non aver mai mollato. Per aver creduto, anche quando tutto sembrava crollare.

 

Abbiate fiducia nella vita

Quando lo farete davvero, la vita vi risponderà con un semplice ma potente: Grazie! Perché la felicità, quella vera, non arriva da fuori. Non ha a che fare con ciò che possediamo, ma con ciò che siamo. La vita ci dà ogni giorno la soluzione per essere felici.

Prendiamoci cura di noi. L’amore – soprattutto quello per noi stessi – guarisce ogni cosa.

In fondo, siamo qui per questo: per ricordarci chi siamo. Per tornare a casa. Per vivere. E per amare. Uno dei miei motti è: “Siamo tutti qui per imparare”, quindi evitiamo di essere troppo crudeli con noi stessi!

 

Con affetto,

Sara